ovvero EL JARDIN DE EDWARD JAMES
Nel nostro viaggio attraverso la Huasteca Potosina, uno dei nostro amici, come un bambino, insisteva nel voler visitare "el jardin"... non sapendo nemmeno lui cosa fosse realmente: pensava ad un parco giochi/avventura, tipo il nostro Gardaland... Tant'è vero che né mio marito né io ne avevamo tanta voglia...
E anche questa volta ci sbagliavamo!
A parte il fatto che l'amico messicano ci è rimasto male, noi al contrario ci siamo trovati di fronte ad un giardino nel vero senso della parola: un giardino surrealista dove la mia fantasia da bambina/adulta si è sbizzarrita!
During our trip through the Huasteca Potosina, one of our friends, like a child, insisted on visiting "el jardin" ... not even knowing what it really was: he was thinking for an amusement park, like Gardaland... and, on this perspective, both my husband and me, have any interest to visit this "park".
And this time too, we were wrong!
Apart from the fact that our Mexican friend was upset, on the contrary, we found ourselves in front of a garden in the true sense of the word: a surrealist garden where my fantasy as a child / adult has been indulged!
Il Giardino di Edward James (Las Pozas) è una delle più belle attrattive da vedere nella Huasteca Potosina, è un affascinante giardino nella giungla, dove strutture surreali si sposano con la natura in maniera sensazionale.
Un giardino dove la fantasia corre attraverso stretti sentieri e dove non riesci a capire dove inizia e dove finisce la realtà.
Costruito in cemento armato e pietra dal poeta britannico, appassionato di arte surrealista, dà l'impressione di essere un'opera incompiuta... perché come diceva Edward James “la costruzione della propria casa non deve finire mai! Ci penserà la natura a completarla”.
The Edward James's Garden (Las Pozas) is one of the most beautiful attractions to be seen in Huasteca Potosina, it is a fascinating garden in the jungle, where surreal structures marry with nature in a sensational way.
A garden where fantasy runs through narrow paths and where you can't understand where reality begins and ends.
Built in reinforced concrete and stone by the British poet, lover of surrealist art, it gives the impression of being an unfinished work ... because as Edward James said “the construction of one's own house must never end! Nature will take care of completing it ".
Un giardino surrealista immerso nel verde della foresta, fatto di labirinti, di gradinate, di percorsi sospesi e terrazze sul vuoto... un mix di architetture fatto di archi, guglie, volte,
sculture, decorazioni, di porte che si aprono nel nulla, di scale che non portano da nessuna parte (dà l'impressione di vivere nelle opere di Escher)....
....il tutto mimetizzato in una natura prorompente!
Ed ora "viaggiate" attraverso il "paese delle meraviglie"...
Non mancano le piscine e le cascate naturali, dove possiamo rinfrescarci alla fine del lungo giro.
There is no lack of swimming pools and natural waterfalls, where we can refresh ourselves at the end of the long ride.
Per realizzare Las Pozas, Edward James mise all’asta i quadri della sua collezione privata, arrivando a finanziare il progetto con una somma quantificabile in circa 5 milioni di dollari odierni. Ci lavorarono 40 operai e vennero costruite 36 strutture in oltre 32 ettari di terreno. I lavori vennero sospesi nel 1984, anno della sua morte.
To create Las Pozas, Edward James put up the paintings of his private collection, going so far as to finance the project with a sum that could be quantified at about $ 5 million today. 40 workers worked there and 36 structures were built in over 32 hectares of land. The work was suspended in 1984, the year of his death.
“Da bambino avevo queste straordinarie fantasie surrealiste. Penso derivi dal fatto che mi obbligavano a dormire quando invece avrei dovuto scorrazzare in giardino”, Edward James
“When I was child I had these extraordinary surrealist fantasies. I think it comes from the fact that my parents forced me to sleep when I should have been running around in the garden ", Edward James
Aspettate!!! Un secondo ancora!!!
Vi ricordate che nel post di San Miguel de Allende pubblicato poco tempo fa, vi parlavo del caffé... beh!
Sembra strano ma proprio qui, in mezzo alla foresta, presso il bar interno de Las Pozas, ho bevuto il primo e, purtroppo, ultimo caffé... come lo facciamo in Italia!!!
Wait!!! A second again!!!
Remember that in the San Miguel de Allende post published a short time ago, I was talking about coffee ... well!
It seems strange but right here, in the middle of the forest, at the internal bar of Las Pozas, I drank the first and, unfortunately, last coffee... as we do in Italy!!!
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